domenica 23 dicembre 2012

Il mio racconto di Natale

Il dono più grande

di Liliana Fiume

Oddio! E' già la vigilia di Natale ed io non ho ancora esaurito la mia lista di cose da fare...
Sono le cinque del pomeriggio quando esco di casa, a razzo, per lanciarmi nella frenetica ricerca degli ultimi regali. Non c'è più tempo per andare in giro per negozi, così decido di recarmi al centro commerciale più vicino con la speranza di trovare tutto lì.
Non so a voi, ma a me il Natale fa venire l'ansia. Questa scadenza che incombe su di me, il lavoro che a fine anno raddoppia, la scelta del dono giusto per ognuno ... in più le decorazioni da sistemare e i pranzi in famiglia, che per una single convinta come me, sono una vera tortura...
Insomma mi tranquillizzo solo dopo che l'uragano delle feste è già passato.
E' con questo spirito fiacco e la testa bassa che inforco una porta girevole, inciampo come al solito, e finisco dritta fra le braccia di Babbo Natale.
Imbarazzatissima, mi ritrovo a fissare due occhi incredibilmente azzurri che mi squadrano divertiti da sotto le sopracciglia bianche. Hanno qualcosa di familiare, li ho già visti in passato anche se non ricordo dove, e il resto del volto, nascosto sotto barba, baffi e parrucca, non mi aiuta nell'identificazione.
Lui mi ha rimessa in piedi, ma non accenna a lasciarmi andare. Mi scruta con gli occhi socchiusi con una sorta di sbalordito riconoscimento, poi pronuncia il mio nome in un soffio: - Laura.
Improvvisamente mi torna tutto alla mente. Sono passati vent'anni ma il dolore di quell'abbandono mi brucia ancora. Non so come ho fatto a non riconoscerlo subito, nonostante il travestimento.
- Va' all'inferno, Nicholas - sbotto acida - e adesso lasciami andare.
Lui non accenna a mollare la presa. Mi lancia uno sguardo scintillante di rabbia poi mormora: - All'inferno ci sono già stato ... - e a voce alta - vieni via dalla porta, stai intralciando l'entrata.
E mi trascina via con sè.

giovedì 13 dicembre 2012

Decorazioni natalizie

Agrumi intagliati e speziati




In questo periodo di crisi economica, così difficile per molti di noi, ho pensato di creare dei decori con quello che di solito ci si ritrova già in casa. Nel cesto della frutta ho trovato un limone e delle arance a scorza spessa che mi sono divertita a intagliare. Facili da eseguire, non richiedono un periodo di essicazione. Potete lasciarle sopra un termosifone o semplicemente all'aria e dopo qualche ora la buccia, ritirandosi, lascerà emergere la parte bianca (albedo) creando un effetto molto decorativo.



Occorrente per gli agrumi intagliati:
Arance e limoni a buccia spessa
1 taglierino o un coltellino affilato
1 pennarello a punta sottile
qualche chiodo di garofano (facoltativo)

Con il pennarello disegnate le forme geometriche sulla buccia. Iniziate con disegni semplici e poi, quando sarete più esperti, passate a forme più complesse. Intagliare gli agrumi è semplice e divertente e poi sentiste il profumo che emanano...


Preziosa fonte di vitamine, sali minerali e antiossidanti, gli agrumi non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole. La tradizione di decorarli con i chiodi di garofano risale al Rinascimento quando venivano impiegati come amuleti e per proteggersi dalle malattie.

Occorrente per le arance speziate:
Arance piccole a buccia sottile (tarocco)
chiodi di garofano
1 stecchino
1 taglierino o un coltellino affilato
1 pennarello
Dividete l'arancia in otto meridiani e disegnate le linee lungo le quali, con lo stecchino, andrete a praticare tanti buchetti in cui infilerete i chiodi di garofano. Fra una riga e l'altra praticate delle incisioni verticali.
Ponetele a essiccare sopra un termosifone. Naturalmente potete creare tutti i disegni che la fantasia vi suggerisce.  Abbellite con qualche fiocchetto, le arance potranno fare bella mostra di sè anche appese all'albero di Natale. 


La frutta brinata

Il risultato migliore si ottiene con l'uva ma potete provare anche con spicchi di clementine o con  i frutti che preferite.
                                                                                    Occorrente:
uva
1 albume
zucchero bianco

Lavate un piccolo grappolo d'uva e asciugatelo. Immergetelo nell'albume e poi nello zucchero.Lasciatelo in frigorifero a rassodare per qualche ora. Sbucciate una clementina ed eseguite la stessa operazione. 
Sarà una delicata decorazione per la tavola delle feste.

 

Il cesto di pigne

E' facile in questa stagione, passeggiando per il parco o in una pineta, raccogliere delle belle pigne.
Già da sole bastano a creare un'atmosfera natalizia, ma se poi le riunite in un cestino e riuscite a creare un alberello magari aiutandovi  con un po' di colla a caldo, l'effetto sarà assicurato.
Io mi sono limitata a disporle in un cesto allugato  e a decorarle con quello che avevo: stecche di cannella, rametti di abete, i frutti del melograno nano che coltivo da anni sul balcone di casa.
Se volete un effetto più invernale, spruzzate le pigne con la neve spray, se invece vi piacciono scintillanti basterà incollarci sopra un po' di porporina dorata o argentata.
A me le pigne piacciono così, al naturale, e credo proprio che diventeranno il centro tavola del pranzo natalizio. 
E voi?
Cosa state preparando per Natale?




lunedì 3 dicembre 2012

Profumo di cannella

 

In questi cupi giorni di fine autunno, forieri del freddo inverno a venire, mi assale la nostalgia del tempo che non ritorna e allora mi basta aprire la credenza e annusare l'aroma dolce e pungente della cannella per ritrovarmi bambina, colma di trepida aspettativa, dinanzi ai dolci tradizionali preparati con infinita pazienza per le feste: rose di leggerissima sfoglia, delicate come trine, fritte sul fuoco del camino e ricoperte di miele, diavolini di zucchero colorato, e polvere della mia spezia preferita.
Un sottile filo di cannella, inoltre, costituiva il cuore dei cannellini, che non erano mica fagioli, ma i miei confetti preferiti. Hmmm ... il profumo dell'infanzia ... che meraviglia!
Se come me siete cannella-dipendenti, eccovi qualche notizia in più.

Un po' di storia

Citata già nella Bibbia e usata dagli Egizi per l'imbalsamazione e dai Greci come digestivo, la cannella è stata utilizzata fin dall'antichità. I Romani ne lamentavano la scarsità e il prezzo troppo alto.
Per tutto il Medioevo venne considerata così rara e preziosa da essere portata in dono alle famiglie reali dell'epoca. La famosa Scuola Salernitana ne riconosceva le virtù e citava: "aumenta sempre gli stimoli dell'amore, e dell'intelletto". Nel Rinascimento, Nostradamus la inserì addirittura fra gli ingredienti di un suo filtro d'amore mentre la capacità di stimolante sessuale venne sancita perfino nei trattati medici del Cinquecento.
Col passare del tempo però, questo aspetto fu dimenticato a favore delle sue qualità aromatiche. Il pizzico di droghe a cui si riferivano le ricette dell'Ottocento, comprendeva sempre la cannella, oltre a pepe, chiodi di garofano e noce moscata.

Origini

La spezia è ricavata dai rami e dai fusti di un albero: il Cinnamon zeylanicum. Essiccata al sole, la corteccia si arrotola fino a formare le classiche stecche che verranno commercializzate così o ridotte in polvere. La qualità più pregiata è quella proveniente dallo Sri Lanka, che è più chiara e profumata e viene conosciuta come Cannella Regina. La varietà Cassia, invece, è di colore rossastro e aspetto rugoso e risulta molto meno aromatica.
Occhio al colore, quindi, e allo spessore delle stecche: più sono sottili, migliore è la qualità!

Proprietà

La cannella possiede indubbie qualità: è considerata utile in caso di cattiva digestione, gonfiore addominale, flatulenza. E' antisettica e batterica.
Poiché ha un effetto riscaldante, nella medicina Ayurvedica e in quella tradizionale cinese viene usata contro i disturbi legati al freddo (influenza, raffreddore) e per alleviare i dolori mestruali.
Recenti studi condotti in Inghilterra su pazienti affetti da diabete di tipo 2, sembrano confermare la sua capacità di abbassare la glicemia, contrastare l'ipertensione, ridurre il peso in eccesso.
E' certamente uno dei più potenti antiossidanti. Il suo olio essenziale possiede qualità antimicotiche e aiuta la circolazione se frizionato sulla pelle.

Utilizzo

Noi siamo abituati ad associare la cannella con i dolci di frutta, il cioccolato, le creme, il vin brulé. Invece nella gastronomia orientale e creola viene usata anche con le carni e i piatti salati. Io trovo delizioso l'abbinamento con il tè. Il gusto orange cinnamon è uno dei miei preferiti.

Eccovi la ricetta di un semplice infuso che vi aiuterà in caso di digestione difficile.
Mettete mezzo cucchiaino di polvere in una tazza di acqua bollente, lasciate in infusione per 10 minuti insieme a una scorzetta d'arancia (senza la parte bianca). Se desiderate un gusto più intenso prolungate il tempo d'infusione. Filtrate.
Non superare le tre tazze al giorno e non somministrarlo ai bambini di età inferiore ai due anni.

Se vi piacciono i rosoli fatti in casa perché non provate a preparare il liquore alla cannella?
Richiede un lungo periodo di maturazione, perciò sarà pronto per Natale.
E cosa c'è di meglio di un bicchierino di questo nettare ambrato, per coccolare il vostro partner in una fredda serata invernale? Chissà, potreste anche scoprire che Nostradamus aveva ragione ...
Ecco gli ingredienti:
10 stecche di cannella
500 ml di alcool a 95°
500 ml di acqua
400 g di zucchero
Lasciate in infusione le stecche spezzettate con l'alcool in un contenitore di vetro ben chiuso e al buio. Dopo 20 giorni, filtrate.
Sul fuoco sciogliete lo zucchero con l'acqua fino a ottenere uno sciroppo che lascerete poi raffreddare.
Aggiungete l'alcool, mescolate e travasate in una bella bottiglia.
Consumate dopo qualche giorno.

Il liquore potrà diventare una simpatica idea regalo per le prossime feste, così come la marmellata di mele e cannella, una delle mie preferite, che è semplicissima da preparare.
Io la realizzo con 1 kg di mele, 500 g di zucchero, e cannella in polvere a piacere.
Sbucciate le mele, le taglio a pezzi e le metto in una pentola d'acciaio con pochissima acqua (giusto il fondo).
Una volta cotte, diventano una morbida purea a cui aggiungo lo zucchero e mescolo bene. Lo zucchero si scioglierà velocemente ma ci vorrà un po' di tempo perchè la frutta si addensi. Una volta addensata, è importante mescolare in continuazione perchè non si attacchi. La cannella l'aggiungo solo alla fine, quando la marmellata avrà raggiunto la consistenza giusta. Per capirlo basta fare la prova del piattino (se 1 cucchiaino di marmellata versato sopra un piatto vi resta attaccato e non scivola via, vuol dire che è pronta).
Sono certa che un regalo realizzato con le vostre mani renderà doppiamente felice la persona che lo riceverà.

E adesso veniamo ai consigli di lettura.
"Gabriella, garofano e cannella" del pluripremiato Jorge Amado, racconta, fra le altre, la storia di una splendida mulatta, sensuale e innocente al tempo stesso, che ha il profumo di garofano e il colore della cannella e dell'arabo Nacib, perdutamente innamorato di lei. E' anche l'affresco, ricco di colori, profumi e immagini di una cittadina brasiliana, Ilheus, negli anni Trenta. Se non l'avete già fatto, è da leggere assolutamente!
Come non ricordare l'ormai famoso "Amore, zucchero e cannella"di Amy Bratley che quest'anno ha scalato le classifiche? Un libro che ha suscitato però pareri contrastanti. C'è chi, invogliato dal titolo accattivante, è rimasto poi molto deluso. Altri, come me, hanno trovato la storia abbastanza gradevole seppur troppo scontata. Sia chiaro che di cannella nel romanzo non c'è neanche l'ombra: una trovata della casa editrice per attirare i lettori.
Un romanzo insolito e coraggioso è "Il profumo della cannella" di Yazbek Samar, la storia delicata e intensa di un amore saffico nel mondo arabo.
"Zenzero e cannella" di Sara Kate Linch, racconta la storia di Connie, critico gastronomico, che in partenza da New York per la seconda luna di miele, capisce di essere stata piantata in asso dal marito. Partirà ugualmente per Venezia dove si consolerà con un bel gondoliere. Tornata in patria, un incidente metterà tutto in discussione. Un libro dallo stile ironico e divertente.
Infine "Sandalo e cannella" di Erielle, è un racconto storico-erotico, dal sapore speziato e un po' retrò. Sesso e amore nei mari del sud, fra tempeste e velieri. I protagonisti sono l'aristocratica Isabel e il dispotico capitano di un clipper in rotta verso Canton. Ecco la trama: giunta nel Nuovo Mondo per dedicarsi al commercio, lei si risveglia una notte nel letto del capitano Bradley, priva di ricordi recenti. Cercherà in tutti i modi di fuggire, ma non si può sfuggire al proprio destino ...

E per concludere questa carrellata sulla mia spezia preferita, una dolce filastrocca inglese:
Di cosa sono fatte le bambine?
Zucchero e cannella
                                           e ogni cosa bella.