martedì 18 febbraio 2014

Spazio esordienti: Rebecca e Sofia Domino

Come avete letto nel titolo del post, oggi la rubrica esordienti è dedicata a due giovani autrici, Rebecca e Sofia Domino, che mi hanno gentilmente segnalato i loro libri.
Sono sorelle, vivono in Toscana e oltre a un grande affetto reciproco, condividono  la stessa passione per la scrittura.
Per il loro esordio letterario  hanno scelto un tema importante, quello dell'Olocausto, l'immane tragedia  che  sconvolse l'Europa durante il secondo conflitto mondiale.
Sicuramente tutti noi  conosciamo l'argomento per averne letto nei libri o per aver visionato dei film, tuttavia è importante continuare a parlarne per far conoscere quella triste pagina di storia anche alle nuove generazioni e soprattutto perché quegli orrori non debbano mai più ripetersi.








LA MIA AMICA EBREA, di Rebecca Domino

trama:
Amburgo, 1943. La vita di Josepha, quindici anni, trascorre fra le uscite con le amiche, le lezioni e i sogni, nonostante la Seconda Guerra Mondiale. Le cose cambiano quando suo padre decide di nascondere in soffitta una famiglia di ebrei. Fra loro c'è Rina, quindici anni, grandi e profondi occhi scuri.
Nella Germania nazista, giorno dopo giorno sboccia una delicata amicizia fra una ragazzina ariana, che è cresciuta con la propaganda di Hitler, e una ragazzina ebrea, che si sta nascondendo a quello che sembra essere il destino di tutta la sua gente.
Ma quando Josepha dovrà rinunciare improvvisamente alla sua casa e dovrà lottare per continuare a sperare e per cercare di proteggere Rina, l'unione fra le due ragazzine, in un Amburgo martoriata dalle bombe e dalla paura, continuerà a riempire i loro cuori di speranza.
Un romanzo che accende i riflettori su uno dei lati meno conosciuti dell'Olocausto, la voce degli "eroi silenziosi", uomini, donne e giovani che hanno aiutato gli ebrei in uno dei periodi più bui della Storia.

pagine: 300

prezzo: 1.99 (ebook)

data di pubblicazione: 27 gennaio 2014 (Giornata della Memoria).

canale di distribuzione: Lulu



Breve biografia dell'autrice: sono nata nel 1984, e da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo aver messo da parte questa mia grande passione per molti anni, sono tornata a scrivere e adesso è ciò che mi piace di più fare. Sono anche un'appassionata viaggiatrice e lettrice. "La mia amica ebrea" è il mio primo romanzo.


QUANDO DAL CIELO CADEVANO LE STELLE, di Sofia Domino

trama:
Lia ha tredici anni. È una ragazzina italiana piena di sogni e di allegria, con l’unica colpa di essere ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale. Dallo scoppio delle leggi razziali la sua vita cambia, e con la sua famiglia è costretta a rifugiarsi in numerosi nascondigli, a sparire dal mondo. Da quel mondo di cui vuole fare disperatamente parte. Passano gli anni, conditi da giornate piene di vicende, di primi amori, di paure e di speranze, come quella più grande, la speranza che presto la guerra finirà. Ma nessuno ha preparato Lia alla rabbia dei nazisti. Il 16 ottobre 1943, la comunità ebraica del ghetto di Roma viene rastrellata dalla Gestapo e i nazisti le ricorderanno che una ragazzina ebrea non ha il diritto di sognare, di sperare, di amare. Di vivere. Lia sarà deportata ad Auschwitz con la sua famiglia, e da quel giorno avrà inizio il suo incubo. Terrore, lavoro, malattie, camere a gas, morti. E determinazione. Quella che Lia non vuole abbandonare. Quella determinazione che vorrà usare per gridare al mondo di non dimenticare. Quella determinazione che brillerà nei suoi occhi quando il freddo sarà troppo pungente, quando la fame sarà lancinante, quando la morte sarà troppo vicina e quando sarà deportata in altri campi di concentramento.
Quella determinazione che le farà amare la vita, e che le ricorderà che anche le ragazzine ebree hanno il diritto di sognare. Perché non esistano mai più le casacche a righe, perché nessuno sia più costretto a vivere in base a un numero tatuato su un braccio o in base a una stella cucita sulla veste.
Perché dal cielo non cadano più le stelle.

pagine: 496

prezzo: 1.99 (ebook)

data di pubblicazione: 27 gennaio 2014 (Giornata della Memoria).

canale di distribuzione: Lulu



Breve biografia dell'autrice: sono nata nel 1987 e sin da quando ero piccola mi piaceva scrivere temi e racconti. Adesso la scrittura è la mia passione principale. Oltre a scrivere adoro leggere e sognare. Inoltre, viaggio non appena posso. "Quando dal cielo cadevano le stelle" è il mio primo romanzo.



martedì 11 febbraio 2014

Riso al forno con patate e carciofi

Una tipica ricetta invernale nel segno della migliore tradizione gastronomica pugliese, fatta di preparazioni semplici e ingredienti genuini.

La cottura in forno e la gratinatura renderanno questo piatto particolarmente gustoso. Se poi avete la fortuna di possedere un forno a legna, sentirete che bontà...


Ingredienti per 4 persone
4 carciofi puliti e tagliati a spicchi
250 g di riso che non scuoce (parboiled)
3 patate medie
prezzemolo tritato
sale
pepe
olio extravergine di oliva
formaggio Grana grattugiato
pangrattato


Sul fondo di una teglia su cui avrete spruzzato un po' d'olio, disponete uno strato di carciofi affettati. Salate e pepate.
Coprite i carciofi con il riso.
Affettate le patate e coprite completamente il riso parboiled in modo da formare una sorta di coperchio.
Salate, pepate e aggiungete il prezzemolo tritato.
Spargete il Grana grattugiato e infine coprite tutto con un po' di pangrattato (una volta cotto si formerà una bella crosticina dorata).


Aggiungete la quantità di acqua salata necessaria a raggiungere il livello delle patate.
Infornate a 200° per 45 minuti circa.


Il riso deve essere necessariamente il parboiled perché tiene la cottura altrimenti vi ritroverete con un risultato "colloso" che vi rovinerà la riuscita di questa ricetta.


Se vi interessa un'altra gustosa ricetta di riso al forno, cliccate su Riso con patate e cozze






Curiosità


Artichokes.jpg



Il carciofo (Cynara Scolymus) è una tipica pianta degli ambienti mediterranei. Il suo ciclo naturale è autunno-primaverile: alle prime piogge autunnali le gemme del rizoma si risvegliano ed emettono nuovi getti. I primi capolini sono emessi verso la fine dell'inverno, a partire dal mese di febbraio. In tarda primavera la pianta va in riposo con il disseccamento di tutta la parte aerea.


La storia
La pianta chiamata Cynara era già conosciuta dai greci e dai romani, ma sicuramente si trattava di selvatico. A quanto sembra le si attribuivano poteri afrodisiaci, e prende il nome da una ragazza sedotta da Giove e quindi trasformata da questi in carciofo.
Nel secolo XV il carciofo era già consumato in Italia. Venuto dalla Sicilia, appare in Toscana verso il 1466.
La tradizione dice che fu introdotto in Francia da Caterina de' Medici, la quale gustava volentieri i cuori di carciofo. Sarebbe stata costei che lo portò dall'Italia alla Francia quando si sposò con il re Enrico II di Francia. Luigi XIV era pure un gran consumatore di carciofi.


Componenti
Dopo l'acqua, il componente principale dei carciofi sono i carboidrati, tra i quali si distinguono l'inulina e le fibre.
I minerali principali sono il sodio, il potassio, il fosforo e il calcio.
Tra le vitamine prevale la presenza di B1, B3, e piccole quantità di vitamina C.


La medicina naturale e la fitoterapia usano il carciofo nel trattamento dei disturbi funzionali della cistifellea e del fegato, delle dislipidemie, della dispepsia non infiammatoria e della sindrome dell'intestino irritabile. Lo utilizza inoltre, per il suo sapore amaro, in caso di nausea e vomito, intossicazione, stitichezza e flatulenza. La sua attività depurativa (derivata dall'azione su fegato e sistema biliare e sul processo digestivo) fa sì che venga usata per dermatiti legate ad intossicazioni, artriti e reumatismi.


 Fonte Wikipedia